domenica 29 maggio 2011

Fare la birra con il kit e l'estratto

ACQUISTO DELL'ESTRATTO - Una volta reperito il vostro kit casalingo potrete incominciare a produrre birra artigianale. Come vi accennavamo, molti kit includono un primo barattolo di estratto di malto, ma nel caso in cui il vostro non ne fosse provvisto potete recarvi presso un'agricola specializzata o acquistarne uno su internet.

Nella sezione Link Birrai troverete un elenco dei migliori siti del settore dove acquistare il vostro estratto.

Di solito non c'è bisogno di comprare on-line. Molti negozi di enologia dispongono oramai anche dei prodotti più elementari da homebrewing. Per una lista dei negozi disponibili su Roma, potete consultare questo post.

Per la scelta dell'estratto non avete che da sbizzarrirvi fra una vasta gamma di marche e qualità. Scegliete lo stile che desiderate produrre (Lager, Pale Ale, Porter, etc.) e acquistate il relativo estratto. Attenzione perchè non tutti gli estratti hanno la stessa resa. Se da un estratto Lager si possono ottenere fino a 23 litri, per uno in stile Tripel si scende fra i 9 ed i 16 litri.

LA PREPARAZIONE - Come esempio, prenderemo il caso di un estratto da 1,8 Kg e resa 23 litri. Munitevi di un pentolone da 10 litri c.ca, una seconda pentola più piccola e stretta, mestolo, fermentatore, gorgogliatore ed estratto di malto.

Mettiamo a bollire 5-6 litri di acqua nel pentolone e, nella pentola più piccola, facciamo scaldare il barattolo di estratto in posizione capovolta. Nel frattempo, iniziamo a pulire e sanitizzare il fermentatore. Prepariamo una soluzione di metabisolfito (tre cucchiaini per litro d'acqua) o, in alternativa, di candeggina (un tappino circa per 10 litri d'acqua). La seconda soluzione è senz'altro più efficace ma va sciacquata con più cura per evitare che rimangano odori. Nel caso optiate per la soluzione di candeggina, lasciate l'attrezzatura in immersione per circa 20 minuti prima di risciacquare con acqua calda.

Quando l'acqua nella pentola grossa avrà iniziato a bollire, apriamo la latta e versiamo il contenuto nell'acqua bollente. Mescoliamo per bene utilizzando un mestolo sanitizzato e proseguiamo la bollitura per altri 10 minuti a fiamma moderata, per evitare di caramellizzare il mosto.

Su quest'ultimo punto ci sono varie scuole di pensiero. C'è chi sostiene l'inutilità della bollitura. L'estratto infatti dovrebbe già di per sè essere privo di contaminanti, in quanto sigillato all'interno della latta. La successiva aggiunta di acqua fredda, inoltre, lascia perplessi sull'effettiva utilità di questa prima fase di sterilizzazione. In ogni caso, lasciamo a voi la scelta.

Dopo aver bollito il mosto per una decina di minuti, possiamo versarlo nel fermentatore e aggiungere il resto dell'acqua fino alla quantità desiderata, nel nostro caso 23 litri. Controllate che la temperatura del mosto scenda attorno ai 20-22 gradi.

A questo punto, aggiungiamo lo zucchero nella quantità richiesta dalla ricetta che potrete trovare sulla confezione stessa dell'estratto. Prima di aggiungerlo sciogliamolo in un poco di acqua. Quindi mescoliamo vigorosamente il mosto con il mestolo sanitizzato per circa 5-10 minuti in modo da ossigenarlo il più possibile. Infine, aggiungiamo il lievito e mescoliamo.

Anche qui potete scegliere se inoculare il lievito direttamente dalla bustina o effettuare prima una re-idratazione. Quello che trovate nel kit, infatti, è lievito secco. Per re-idratarlo basta versarlo in un bicchiere di acqua tiepida (28-30°), preferibilmente già bollita, e lasciarlo riposare per 20 minuti.

Una volta inoculato il lievito, chiudiamo il fermentatore e inseriamo il gorgogliatore, riempiendolo per circa metà con soluzione sanitizzante o, per evitare che sostanze chimiche possano inavvertitamente finire nel fermentatore, gin o vodka.

In poche ore il nostro gorgogliatore inizierà a borbottare, segno che l'attività dei lieviti è in pieno svolgimento. Se questo non dovesse accadere, non spaventatevi. Potrebbe esserci una fuoriuscita di aria dal fermentatore, oppure la temperatura del mosto potrebbe essersi abbassata troppo. Potreste, infine, non aver ossigenato abbastanza il vostro mosto. In quest'ultimo caso, aprite il fermentatore e agitate vigorosamente con una paletta o schiummarola opportunamente sanitizzata.

In ogni caso, la formazione di schiuma sulla superficie del mosto dovrebbe essere un valido indizio che la fermentazione è partita.

Lasciate fermentare il vostro mosto fino a che la densità non avrà raggiunto il valore indicato sulla confezione, quindi procedete al travaso e all'imbottigliamento. Indicativamente il tempo necessario alla fermentazione è compreso tra i 7 e i 10 giorni, ma potrebbe impiegarci anche di meno.

Vedi anche
L'acquisto del kit 
Cominciare a produrre birra

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