domenica 25 settembre 2011

OKTOBERFEST A CIAMPINO 2011


E' arrivato l'autunno con le prime giornate di freddo. In questo periodo, oramai da qualche anno, la Capitale e i suoi dintorni si vanno animando di feste e festicciuole che scimmiottano il grande e celebre Octoberfest bavarese, probabilmente indirizzate ai poveri sciammannati come noi che non possono permettersi l'originale tedesco. Saranno pure delle scopiazzature maccheroniche e sarà anche vero che non siamo neanche arrivati ad Ottobre, ma l'avete capito o no che dove c'è birra ci sono gli Amici?! 
Ci fiondiamo nella mischia, facendoci avvolgere, almeno nell'immaginazione, dalle procaci e odorose atmosfere birraie tedesche.
Eccoci dunque all'Octoberfest di Ciampino, giunto alla sua 4° edizione. Lo spazio è situato in Viale J.F. Kennedy 66, in una grande tensostruttura capace di accogliere all'incirca 500 persone. Il parcheggio non è grandissimo. Anche per questo, vi consigliamo di arrivare per l'ora di cena. Siamo accolti da un'atmosfera euforica e confusionaria, degna delle migliori sagre di paese. Il nostro iniziale scetticismo si dilegua in un lampo. La gente affolla il tendone, i tavoli e le panche in legno, si accalca alle casse e davanti al bancone della cucina. Gran caldo. Una cover band di Vasco anima la serata, accompagnando piacevolmente il pasto dei visitatori. 
Dolce panorama di Monaco di Baviera
Un'occhiata al menu, sembra appetitoso. Salsicce, wurstel, crauti, gulash, cotolette e le immancabili patatine fritte. Siamo decisamente affamati, ma raggiungere le casse si rivela più arduo del previsto. Per via dell'enorme calca, tutti gli ordini vengono temporaneamente bloccati, costringendoci a restare per una buona mezz'ora impalati come broccoli davanti alle casse. Qualcuno rinuncia e se ne va, noi non demordiamo. La lunga attesa viene infine ripagata. Ci servono un abbondante piatto di wurstel, crauti e patatine fritte: 8,50 euro. Dal lato birraio, ci abbeveriamo alle spine delle più celebri bavaresi, HB e Paulaner. 5 euro mezzo litro, 8 euro per il boccalone da un litro. Più che onesto per un piatto che ci sazia e per una birra che scorre lungo il gargarozzo in maniera facile e veloce, fresca, spillata in maniera corretta, beverina al 100%.
Magari non saremo a Monaco di Baviera e le scollature delle cameriere risultano molto al di sotto delle nostre aspettative, ma l'atmosfera, i sapori, i suoni, gli odori e la birra ci riempiono di soddisfazione. Salutiamo l'allegra compagnia, ancora intenta a brindare e bisbocciare, e raggiungiamo la macchina. 
Guardiamo l'orologio. La serata è ancora giovane. Non ancora paghi dell'amato nettare di malto, decidiamo di dirigerci allora verso l'Oktoberfest di Capannelle, a Roma.
Quello che troviamo, purtroppo, è quanto di più profano e pacchiano potessimo immaginare. Bancarelle di braccialetti e ninnoli, giostre, smercio di prodotti siciliani, pizza, tabacchi, perfino un banchetto di Scientology! Più che un Oktoberfest, sembra la copia triste dell'estate romana, una festa parrocchiale o un luna park di quartiere. Ovunque campeggia il marchio della Spaten. Adocchiamo il menu: i prezzi sono più alti di circa il 50%. Prima di attaccarci al boccale, decidiamo di farci un giro. Tra calcinculo, balli western (in perfetto stile bavarese), biliardini e bancarelle ci passa anche la voglia di prenderci una birra. Alziamo i tacchi, riversiamo il nostro astio sul banchetto di Scientology e ce ne torniamo a casuccia.

Un voto: Oktoberfest di Ciampino 7 e mezzo; Oktoberfest di Capannelle: 4 meno.

Parola degli Amici

2 commenti:

  1. Ma valà, che io so che tacete del vostro incontro ravvicinato con gli Scientologiani!
    Dicono che l'october fest originale non sia poi questa meraviglia che uno si immagina: solo pingui e gonfi tedeschi e no svenuti a cumuli tra fiumi di vomito... ma, oh, so' gusti!

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